Energia pura. Che senti nell’aria. Che splende come il sole di oggi. La partenza dei Campionati del mondo giovanili di arrampicata sportiva di Arco ha già fatto respirare lo spirito di questo grande evento dello sport arrampicata. E’ già, e sarà sempre di più, una festa dello sport. In campo sono scese le ragazze del Boulder. Tre le categorie in gara: Youth B (nate nel 2000, 2001), Youth A (1998,1999), e Juniors (1996, 1997). In tutto 183 atlete a giocarsi i 20 posti della semifinale per ciascuna categoria. 51 nazioni rappresentate. Un bel Melting Pot di colori, di sorrisi, di energie. Appunto l’energia, la concentrazione, la bravura di queste ragazze, che arrivano da ogni parte del mondo, oggi ha vinto alla grande. Ovunque il Climbing Stadium era pieno dei loro sorrisi, della loro voglia di scalare, di riuscire a risolvere i problemi del boulder. Arrivare al top, capire e salire fino il cima al blocco era la meta. Tentare, ritentare e poi ancora ritentare per riuscirci, il mantra. Per ore e ore, in ogni lato del “campo”, è continuata la maratona senza fine, anzi con il fine di giocarsi tutto e al meglio. Difficile non restare coinvolti. Impossibile non essere catturati dall’azione di queste ragazze. Dalla loro bravura ma anche dalla serietà e caparbietà con cui hanno interpretato il grande gioco del boulder e dell’arrampicata. Davvero una bella prima volta del Boulder ai campionati giovanili.
Alla fine della lunga giornata sono arrivati anche i verdetti della classifica. Tra le più “piccole” nella categoria Youth B (Under 16) ha brillato la stella di Ashima Shiraishi. La piccola americana (14enne) autentico fenomeno dell’arrampicata sportiva su roccia, al suo primo impegno in una gara internazionale, ha conquistato a pieni voti la semifinale con un en plein di top (4 su 4 in 9 tentativi) che le vale il primo posto delle qualificazioni. Una bella presentazione per un talento che è evidente e che, tra l’altro, le ha valso la nomination ad Arco Rock Legends per il Salewa Rock Award (l’oscar dell’arrampicata su roccia) che vedrà il suo verdetto il prossimo venerdì 4 settembre, naturalmente sempre qui ad Arco. Ma di giovani talenti oggi se ne sono visti molti. Come quello della russa Elena Krasovskaia che si è presa il 2° posto e il passaggio di turno con 3 top in 4 tentativi. Sempre con tre top ma distanziate per il numero di tentativi, ma tutte con chiare speranze di successo finale, la seguono nell’ordine: Eva Maria Hammelmüller (Aut) e Brooke Raboutou (Usa) figlia dei grandi Didier e Robyn Erbesfield – protagonisti dell’epoca storica del Rock Master. Poi, subito dopo, con il 5° posto delle qualifiche, ad un soffio dalle altre, e sempre con tre top, c’è la romana Laura Rogora: davvero una bella prestazione la sua! Da segnalare che tra le azzurre ha passato anche il turno, con l’ultimo posto disponibile per la Semifinale, Nora Rainer.
Nella categoria Youth A (Under 18) la partenza da campionessa della slovena Janja Garnbret non sorprende più di tanto, il suo primo posto nel World Ranking di categoria ci sta tutto: non a caso oggi è passata in semifinale con un 4 top in 5 tentativi che rasenta la perfezione. Alle sue spalle, con tre top, passano senza problemi al secondo turno anche e nell’ordine: Johanna Holfeld (Ger), e le due statunitensi Margo Hayes e Grace McKeehan. Con il 5° posto provvisorio e 2 top, invece, va in semifinale Johanna Färber (Aut), seguita dalla francese Charlotte Andre, l’austriaca Franziska Steerer. All’8° posto invece la torinese Asja Gollo che conferma così tutto il valore del suo 2° posto nel world ranking, mentre per le sue compagne di squadra purtroppo non c’è stato niente da fare oggi.
Tra le Juniors (Under 20) è stata la giapponese Miho Nonaka che chiudendo tutti i 4 problemi in 5 tentativi ha dato un segnale non solo che c’è ma che è in forma come non mai. A seguirla (e inseguirla) nella semifinale di domenica ci saranno, entrambe con tre top ma divise dal numero di tentativi, una davvero positiva Stasa Gejo (Srb) e Jessica Pilz (Aut). Poi al 4° posto di queste qualifiche, e a conferma che la squadra statunitense non scherza, con 2 top passa il turno anche Kyra Condie parimerito con la francese Margaux Pucheux. Al 6° posto, invece, c’è l’atleta di casa una grande Martina Zanetti che onora così e al meglio Arco, la sua città. Mentre, sempre per i colori dell’Italia, con il 10° posto odierno anche la bolzanina (di Bressanone) Andrea Ebner strappa il biglietto per la semifinale.
L’appuntamento con la semifinale boulder femminile è per domenica. Intanto domani tocca alle qualificazioni maschili. Sarà un’altra lunga maratona e di sicuro una grande battaglia. Intanto stasera per i mille atleti di questi campionati mondiali saranno i protagonisti della Cerimonia di apertura!
di Vinicio Stefanello / Planetmountain.com
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