Sono scesi in campo stamattina alle 10:00 e fino a sera, alle 19:00, si sono dati battaglia. Il campo è il mitico Climbing Stadium di Arco su cui, anche oggi, splende un sole raggiante e senza ombre. La posta in palio sono i Campionati Mondiali giovanili di arrampicata sportiva. Loro sono gli atleti del Boulder e oggi hanno affrontato il turno di qualificazione. In tutto sono 244. Divisi in tre categorie: Youth B (nati nel 2000, 2001), Youth A (1998,1999), e Juniors (1996, 1997). Solo i primi 20 di ciascuna categoria passano in semifinale. Non è per nulla facile. Devono giocarsi tutto in 4 blocchi. 4 problemi, ovvero boulder, per nulla scontati. Bisogna essere preparati a tutte le variabili dell’arrampicata. Servono forza, esplosività, sensibilità da applicare con equilibrio ed intuito ad un “rebus” sempre diverso. Il top, la cima da raggiungere, è per definizione la soluzione. L’unica strada per conquistare il passaggio del turno. E già da questa partenza il compito è stato da subito arduo. Ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E anche in questa seconda giornata dei Mondiali giovanili di Arco i giochi sono stati appassionanti. Nessuno si è tirato indietro. A conferma che qui, adesso, al Climbing Stadium, c’è il (grande) futuro di questo sport.
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