
Final male youth A Lead
Per il penultimo titolo mondiali giovani Lead della giornata il cielo sopra Arco si è di nuovo imbronciato. In campo scendono i ragazzi della Youth A – Under 18. Il pubblico, intonato, è quello delle grandi occasioni. Quello del Rock Master, per intenderci. Anche la via, che sale sullo spigolo destro della grande torre strapiombante di sinistra, sembra fatta per l’occasione. Tanto più che è stata svelata la (molto) strapiombante parte finale, che era stata coperta fino ad ora. Un bel missile che ha (lo si capisce quasi da subito) il “filtro intermedio” su una serie di prese che salgono rasente la grande semisfera rossa. Occorrono dita d’acciaio e il controllo totale del corpo per uscirne. Lo provano le salite dei primi 4 pretendenti al titolo iridato, finite proprio da quelle parti. Il coreano Minyoung Lee finisce proprio all’approccio della sfera rossa. Meglio di lui fa, con 2 prese in più, il lecchese Stefano Carnati. Molto meglio, visto che subito dopo il russo Vladislav Shevchenko e il giapponese Taito Nakagami cadono esattamente nello stesso punto, una presa sotto Lee. Mentre lo statunitense Kai Lightner si ferma addirittura ad un soffio da Shevchenko. Quindi, con tre soli atleti che mancano, Stefano Carnati è ancora primo ma soprattutto è già sicuramente quarto nella classifica finale. Una cosa è sicura: la via è durissima. Lo conferma subito dopo il giapponese Yoshiyuki Ogata che precipita lì dove è caduto Lightner, cioè più in basso di tutti. Ora tocca a Hugo Parmentier, il penultimo a partire e il secondo delle semifinali. Il francese sale bene, deciso, tiene e poi proprio su quella (solita e malefica) sfera rossa cade ad un soffio dall’italiano. Carnati è ancora incredibilmente in testa (ed ha già, sicuramente, conquistato almeno la medaglia d’argento). Ora tocca allo svizzero Sascha Lehmann, il leader delle semifinali. Va su veloce ma poi arriva lì, dove si procede presa su presa, su quella sfera rossa che ormai sembra il top della via. Ogni presa è una “sofferenza”, così lo svizzero raggiunge l’altezza dell’azzurro e con un’ultimo sforzo prende la presa successiva e va giù. Per il punto in più di quell’appiglio lo svizzero Sascha Lehmann è il nuovo campione mondiale Youth A Lead. Stefano Carnati con una splendida rimonta partita dal 7° posto delle semifinali centra una grande medaglia d’argento – la decima medaglia per l’Italia. Mentre distanziato di un niente il francese Hugo Parmentier è bronzo. Al quarto posto, per il ritardo di un “punto”, finisce il coreano Minyoung Lee. Poi nell’ordine tutti gli altri: Minyoung Le (Kor), Taito Nakagami (Jpn), Vladislav Shevchenko (Rus), Yoshiyuki Ogata (Jpn) e Kai Lightner (Usa). Tutti dal primo all’ultimo sono “compressi” nel giro di 4 prese. Davvero un arrivo al fotofinish!
di Vinicio Stefanello / Planetmountain.com
IFSC WORLD CHAMPIONSHIPS 2015